
Conosci i samosa?
Io li avevo mangiati qualche volta al ristorante indiano di zona, niente di più ma mi erano piaciuti molto.
L’anno scorso durante le feste natalizie io e mia nipote ci siamo volute cimentare nella preparazione dei samosa come antipasto, per fare una sorpresa con un cibo tipico del suo paese ad un ospite speciale.
Bè credo che ci siamo riuscite! Il risultato è piaciuto anche a tutti gli altri invitati! :-)
I samosa sono dei “fagottini” tipici indiani, di pasta fritta o al forno, con un ripieno morbido e speziato di patate e piselli. Si possono preparare anche con altri ripieni ma noi ci siamo affidate al classico e vegetariano.
La base invece è una sfoglia fatta con farina, acqua e olio o più tradizionalmente ghee.
Li abbiamo serviti caldi accompagnati da una salsa a base di yogurt e menta, voleva ricordare una salsa tipica indiana che si chiama raita.
Noi a casa non amiamo i cibi troppo piccanti quindi per andare incontro ai gusti di tutti non abbiamo esagerato con le spezie. A proposito quelle richieste in questo piatto oramai sono piuttosto comuni anche da noi e le potete reperire un pò ovunque, se non al supermercato in negozi etnici o biologici.
Con le dosi riportate si ottengono circa 16 samosa.
- 250g farina 0
- 60g olio extravergine di oliva (o ghee)
- 90g circa di acqua
- mezzo cucchiaino di sale fino
Ingredienti per il ripieno dei samosa:
- 500g patate
- 150g piselli cotti
- un pezzetto di radice fresca di zenzero
- un cucchiaio di succo di limone
- uno/due cucchiaini di garam masala
- un cucchiaino di semi di cumino
- un cucchiaino di curcuma
- mezzo cucchiaino di paprica dolce (o piccante secondo il proprio gusto)
- un cucchiaio di olio extravergine di oliva (o ghee)
- sale q.b.
Serviranno inoltre per la salsa yogurt e menta:
- 125g yogurt bianco intero.
- un cucchiaio di succo di limone
- foglie menta fresca q.b.
- un pizzico di pepe
- un pizzico di sale
Per prima cosa dopo averle lavate bollire le patate con la loro buccia, metterle in una pentola con acqua fredda e cuocere fino a quando si infilzano facilmente con una forchetta.
Nel frattempo preparare la pasta.
In una ciotola riunire la farina, l’olio, il sale e l’acqua, tanto quanto basta ad ottenere un panetto sodo. Consiglio di non buttare l’acqua tutta in una volta ma mano a mano, così da non dover aggiungere ulteriore farina all’impasto.
Una volta formato il panetto, lasciarlo riposare sulla spianatoia ricoperto con la ciotola, nel frattempo che si prepara il ripieno.
Privare le patate della pellicina e con l’apposito attrezzo schiacciarle fino a ridurle in purea.
Pelare e grattugiare anche lo zenzero.
In una padella grande versare l’olio e le spezie, mettere sul fuoco e quando iniziano a soffriggere unire le patate, lo zenzero, il succo di limone e sale quanto basta.
Amalgamare bene il tutto ed unire anche i piselli, mescolare ancora e regolare di sale se necessario.
A questo punto il ripieno è pronto, coprirlo per mantenerlo tiepido, così sarà più modellabile, raffreddandosi diventerà duro. Se dovesse accadere rimediate rimettendo sul fuoco con un goccio di acqua fino a farlo tornare morbido.
Prendere la pasta e dividerla in 8 pezzi, formare delle palline.
Stendere ogni pallina formando un ovale molto sottile circa 1/2 millimetro.


Dividere il due per il senso della larghezza.
A questo punto bisogna formare una specie di cono unendo i bordi della parte dritta della pasta. Aiutarsi con un goccio d’acqua sul bordo per saldare il cono.


Come da foto, riempire il cono con un pò di ripieno, abbondate pure! e sigillare il samosa. Si deve ottenere un triangolo bello cicciotto e che sta “seduto” come dice mia nipote!
Ma quanto sono simpatici? Oltre che davvero buoni e uno tira l’altro!


A questo punto si possono friggere in abbondante olio di semi, mantenendo la temperatura sempre bassa e costante in modo da dare il tempo alla pasta di sigillarsi, altrimenti rischiano di aprirsi. Vanno ovviamente rigirati spesso, fino a quando tutti i lati risultano ben dorati.
Oppure si possono cuocere in forno a 180° per circa 30/40 minuti spennellando ogni lato con dell’olio. Facendo così una volta cotti la pasta avrà la giusta consistenza senza risultare troppo secca e asciutta, almeno questo è quello che ho sperimentato io.
Li ho ho provati in tutti e due i modi, il fritto per me non si batte ma anche al forno ci sono comunque piaciuti un sacco.
Nella foto che segue i primi sono cotti al forno e i secondi fritti. A tal proposito per non perdere la croccantezza dopo averli cotti li ho messi su di una gratella sopra alla stufa fino a quando li abbiamo mangiati. Avendoli cotti un’oretta prima si sono mantenuti benissimo. E non solo, li avevamo preparati il giorno prima e conservati in frigo.


Non è una preparazione difficile ma un pò impegnativa si e non di certo da fare all’ultimo minuto, ci si deve solo prendere un pò la mano.
Tra l’altro l’ultima volta ne ho preparati un sacco con lo scopo di congelarli (crudi) e si sono mantenuti benissimo, li ho scongelati due orette in frigo prima di procedere con la cottura usuale e sono venuti perfetti.
Non dimentichiamo però di preparare la salsa di accompagnamento!
In una ciotola mescolare lo yogurt con il succo di limone, un pizzico di pepe e sale, unire delle foglie di menta fresca tagliuzzandole finemente con le forbici. Io ne metto poche per volta e assaggio, la menta è bella potente come sapore ma vi assicuro che rende i samosa ancora più golosi, tende a dare un senso di freschezza a questo piatto speciale.
Comunque mi dicono dalla regia che l’India sembrerebbe essere il paese adatto a me, in quanto è considerato il paese con più vegetariani al mondo.
Se vi piace la cucina indiana vi consiglio di provare a preparare anche il naan, un pane davvero semplice e speciale, facile da fare in casa. Trovate la mia ricetta qui.
Alla prossima! ;-)