No, non sono del tutto suonata! forse un pò sema (scema) si!
Torta scema o sema, così si dice in dialetto Sarzanese e non dite sarzanino per favore!
Ero qui intenta a sistemare le foto per questo post quando penso bene di andare a vedere in quanti hanno già pubblicato la ricetta della torta scema (milioni!) e mi ritrovo con una mia foto su Google, tra l’altro della torta di riso dolce Carrarina (non sapete nemmeno distinguere le cose!), pubblicata sul sito fatto da PagineSì di una nota pizzeria del centro di Sarzana e con su scritto il nome del locale.
Ora io dico; ci vuole tanto a fare una foto della torta come la fanno in pizzeria piuttosto che fregarne una su internet che poi non corrisponde nemmeno a quella che cucinano loro? Senza parole! La non professionalità sarà sempre ripagata con pessima pubblicità almeno da me!
Lascio passare, perchè sennò sarebbe una discussione continua, quando trovo la foto “rubata” da altre blogger ma da aziende che si dovrebbero ritenere serie anche no!
Sfogo andato, torniamo al dunque! Ieri sera non sapevo che cucinare così sfogliando il libro Cucina e salute con le erbe della Lunigiana ho pensato che la torta scema fosse la cosa più svelta da fare sul momento. Voi direte: ma povera perchè la chiamate così! E in effetti lo dico pure io! Bè la risposta pare essere legata alla semplicità degli ingredienti con cui è preparata; riso, acqua, pangratatto, olio e sale.
In giro ci sono come in ogni ricetta tipica che si rispetti delle varianti che prevedono l’utilizzo della farina, qui non ce n’è!
Immaginate una crosticina croccante sopra e sotto con un morbido ripieno salato, non vi fa gola!?
Queste dosi possono bastare per 3/4 persone è molto sostanziosa.
Ingredienti per la torta scema:
- 250g riso arborio
- 100g pane grattugiato
- 6 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- sale q.b.
Cuocere il riso in poca acqua salata.
Una volta cotto fare raffreddare dentro la pentola, ci vorrà qualche ora.
Riscaldare il forno a 200°
In una teglia (26/28 cm) versare 3 cucchiai di olio allungati con un poco d’acqua, cospargere con metà del pane grattugiato.
A questo punto versare il riso e stenderlo uniformemente.
Completare versando su tutta la superficie il restante olio allungato anch’esso con un pò d’acqua.
Cospargere tutta la superficie in modo uniforme con il pangrattato avanzato.
Infornare e portare a cottura per circa 40 minuti o comunque fino a quando si formerà la tipica crosticina dorata in superficie.
La mia più che dorata pare marroncinata! Colpa (o merito) del pane super integrale grattugiato al momento! Comunque buono.
Quando vi manca la voglia di cucinare ma lo dovete fare, questa è la ricetta ideale, sostanziosa e buona… altro che scema! Ve ne lascio una fetta!
Alla prossima! ;-)
Sarà anche scema (e meglio, così andiamo pure d’accordo!:D) ma a me ha ingolosito parecchio, adoro il riso, specie se al forno neglio sformati, proprio perchè fa la crosticina sopra :P
La provo sicurissimamente!
Grazie di essere passata da me, a presto!:)
;-D grazie a te x aver ricambiato! Poi fammi sapere se ti è piaciuta! Ciao!
Mangiata oggi per sbaglio a Sarzana (mi pareva farinata solo un po’ più altina)… No comment, disgustosa :-O
Ahahahah ma di farinata non ha nulla dentro!!! ;-D
Buonissima mangiata da piccola io sono di Sarzana ma sposata in Valle D’Aosta volevo farla ma non sapevo come si faceva e la tua e la ricetta giusta brava moolto buona grazie
Grazie mille Lia! Che bella la Val D’Aosta!
che bella idea!!! non l’ho mai mangiata, domani provo a farla, quando grande dev’essere la teglia?
Diciamo che deve risultare alta un dito, poi c’è chi la fa più o meno alta ad ogni modo una teglia da 25/30 va bene.