Sono a casa come una buona parte della popolazione italiana, quella che ha capito che se si può, si deve stare a casa, per il bene proprio e della collettività.
Ringrazio e guardo con sofferenza chi deve andare al lavoro per sostenerci, per salvarci, per fare in modo che si possa ripartire quanto prima.
Oggi sentivo il bisogno di dire le mie impressioni ma più che per gli altri per me stessa, come faccio da sempre con il blog. Fermo dei momenti che un domani spero di rileggere, con serenità, a volte solo per ricordarmi che li ho vissuti e magari notare anche che il mio pensiero è cambiato in meglio.
In questo periodo non commento mai un post ma leggo, leggo tantissimo e ascolto l’opinione di tutti sulla faccenda covid-19.
Dico opinione perché in tutta questa vicenda ci sono pochi dati certi, è un virus nuovo e ognuno vuole dire la sua, dai medici, ai politici, a quelli famosi e quelli come me.
Avevo già paura da quando tutto è partito dalla Cina e arrivavano le prime notizie di diffusione, sono fatta così, prima mi fascio la testa e poi me la spacco.
Avevo ed ho tutt’ora paura per i miei cari e anche per me stessa, sarebbe assurdo non dirlo. Ho fatto impazzire e lo sto facendo tutt’ora chi mi sta accanto e che per “fortuna” vede le cose diverse da me, così si può avere un raffronto e così non mi chiudo nella mia paura.
Provo a mettermi nei panni di chi non ha un lavoro, di chi rischia di perderlo per tutte queste chiusure ma penso anche che sia inutile pensare al domani se non si fa qualcosa oggi, nessuno sa per certo se saremmo toccati o meno da questo virus e non lo si conosce a fondo, quindi penso che ognuno di noi si dovrebbe impegnare per cercare di evitare il contagio.
Mi fanno rabbia certi personaggi che remano contro, con seguaci al seguito, dicendo che le decisioni del Governo sono sbagliate, ridicole, etc etc, è solo come l’influenza, la mortalità è bassa… per me ogni vita conta, dal più giovane al più vecchio e questi discorsi non li posso proprio sentire. Come del resto quelli che parlano, bla bla, tanto per dire la loro sui social e poi chiedono scusa dopo esser stati massacrati dai commenti e forse, dico forse, hanno capito la gravità di quello che hanno detto o semplicemente non si sentono accettati e allora chiedono venia.
Se non siete sicuri di quello che dite: tacete.
Ma se c’è una categoria che odio davvero sono quelli che diffondono le fake news, l’unica cosa che ci manca in un momento del genere, la fake news, e mi viene da dire: ma che problemi avete? Per questo motivo prima di diffondere una notizia arrivata via sms, Whatsapp o qualsiasi altra app, verificare sempre sui siti istituzionali, senza diffondere ulteriormente.
Penso che oramai faccia poca differenza sapere se tizio o caio si sono presi il covid-19, che sia inutile diffondere messeggi in cui si dice che il comune, la regione, il governo ci stanno nascondendo i numeri reali del contagio etc etc, ma che ve ne fate dei numeri?
Oramai è una realtà ed è qui, ed ognuno è responsabile per se stesso e dovrebbe esserlo anche per gli altri.
Per parlare un pò di cibo, sono sostenitrice del fatto che non resteremo senza, ci vorrà pazienza se non avremmo in casa quell’ingrediente speciale per una determinata ricetta o se quando andiamo a fare rifornimento non troviamo le nostre cose preferite ma in un momento così si deve stare a casa il più possibile. Si può sicuramente rinunciare ad andare al supermercato o alla bottega a meno che non siamo a corto dei beni primari, magari potrebbe essere la volta buona che impariamo ad organizzarsi, se non lo si è mai fatto prima.
Anche a me piace andare a fare spesa più volte durante la settimana per non farmi mancare nulla ma mai come in questi giorni mi sto rendendo conto di quanto cibo c’è in dispensa ed esperimento cose nuove.
Temo che quando questa tempesta sarà passata, ci ritroveremo con un sacco di cibo scaduto.
Nonostante stia cucinando tantissimo non sono riuscita a realizzare una nuova ricetta per questa settima e poi avevo voglia di sfogarmi un pò, non so se sono più arrabbiata per il fatto di dover stare a casa o per quello che leggo, vedo, etc etc! >.<
Son momenti difficili ma passeranno, me lo ripeto, me lo ripetono, ce lo diciamo tutti. Pure l’auto della protezione civile che è passata a ricordarde di stare e in casa concludendo con un “andrà tutto bene”.
Speriamo!!!
Voi come la vivete? se vi va di parlarne io son qui!
Un abbraccio e alla prossima! ;-)
p.s. se vi domandate perché ho scelto come immagine di questo post l’ape sul fiore la risposta è semplice: un pò perché non vedo l’ora di godermi la primavera in arrivo e poi perché l’ape è sempre associata alla vita dell’uomo.
Cara Annalisa, anche io a volte mi faccio prendere dalla preoccupazione ma cerco di stare calma e di mettermi nella testa dei pensieri positivi. Finché stiamo bene ci va bene. Ti mando un abbraccio da Barcellona, Mara
Quanto è vero cara Mara! Un abbraccio anche dalla Liguria. :-)