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Frittelle con fiori di acacia

Frittelle con fiori di acacia

Dopo una mattina e un pomeriggio di pioggia, finalmente il sole!

Decidiamo così di fare una passeggiata intorno a casa, tipo il giro dell’isolato o meglio dei campi… cammina cammina, circondati da bellissimi fiori spontanei iniziamo a raccoglierli per fare un bel mazzo da mettere in cucina. Normalmente non amo i fiori recisi o meglio mi piacciono, ci sono persone che fanno delle composizioni bellissime ma io preferisco il fiore attaccato alla sua pianta.

Oggi ho fatto uno strappo alla regola, di li a poco avrebbero comunque perso la loro bellezza.

Siamo circondati da mille colori, i fiori dell’aglio selvatico sono quelli che vanno per la maggiore, sono ad ogni angolo. Ci sono i particolari fiori dei lampascioni con il loro colore viola acceso, l’asparagina che dà un tocco di verde insieme a qualche foglia di felce e tanti altri di cui non conosco il nome e non lo sa neppure il mio accompagnatore che di piante se ne intende! La meraviglia della natura!!!

Durante il tragitto ci soffermiamo ad osservare la quantità di piante di acacia che riveste le colline, incrociando le dita con la speranza che le nostre api riescano a mettere da parte un pò di miele per loro e per noi. Poi d’un tratto ne troviamo una giovane pianta altezza uomo e così decido che è arrivato il momento di preparare per la prima volta le frittelle con fiori di acacia.

Ne raccogliamo qualche rametto e via a casa!

L’anno scorso ho sognato di mangiarle leggendo il post di Giulia e quest’anno mi ero ripromessa di provarle, volevo usare la sua ricetta ma non avevo la birra e dunque ho dovuto fare diversamente.

Certa di trovare qualcosa ho cercato subito nel libro Cucina e salute con le erbe della Lunigianatrovando la ricetta delle frittelle con fiori di borragine e da li quella della pastella per il fritto nella sezione delle basi, se non ne sanno qualcosa qui in Lunigiana di preparazioni a base di erbe!

Solo farina, acqua, un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e un uovo se si vuole (io non l’ho messo) tutte cose che avevo! Ma va!

Nella pastella non c’è lo zucchero perché di norma si mette sopra alle frittelle calde ma io un cucchiaio l’ho messo comunque. Vi consiglio per altro di cospargerle con del miele, quello di acacia è stata la morte loro.

Non saprei dire quante frittelle escono, indicativamente per 3/4 persone anche se qui ce le siamo divorate in due al posto dell’aperitivo! Io avevo a disposizione circa 20 grappoli di fiori di acacia piuttosto piccoli, con la pastella avanzata ho fatto delle frittelle semplici.

Ingredienti per la pastella:

  • 200g farina 0
  • acqua q.b.
  • un cucchiaio di zucchero di canna
  • un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • un pizzico di sale

Serviranno inoltre:

  • circa 20 grappoli di fiori di acacia

Versare in una ciotola il cucchiaio di olio e lo zucchero, aggiungere la farina e versare l’acqua mano a mano tanto quanto basta  ad ottenere una pastella piuttosto fluida, sbattere con le fruste in modo da non formare grumi.

Lasciare riposare almeno mezz’ora, se al fresco è meglio.

La pastella deve essere fluida in modo che quando intingete i fiori non vi restino affossati dentro, deve ricoprirli come un velo e soprattutto vanno passati nella pastella appena prima di metterli nell’olio bollente.

Scaldare due dita d’olio in una padella e quando avrà raggiunto la temperatura, passare velocemente i grappoli di acacia nella pastella e friggerli da entrambi i lati fino a quando diventano dorati.

Scolare su carta assorbente prima di cospargere con zucchero o ancora meglio miele.

Possono sostituire un aperitivo alle sette di sera? Certamente!

Friabili e profumate, sono da provare assolutamente almeno una volta nella vita! Se ti ho fatto venire voglia di provarle affrettati prima che l’acacia sfiorisca.

Alla prossima! ;-)

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4 commenti

  1. sembrano croccantissime! come mi ci andrebbero ora!

    1. Si supercroccanti! e alla fine sono leggerissime che ne mangeresti dei quintali, che poi fritto qui non ne mangiamo molto e dunque una volta ogni tanto ci sta tutto!

  2. Sempre mangiati in versione salata, ma da provare la versione dolce!!!!

    1. Dai! ecco questa non la sapevo! allora prossima volta abbondo di sale e via lo zucchero!

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